L’addestramento del cane impiegato negli interventi di terapia assistita con animali

 

bimba e cane

L’addestramento del cane impiegato negli interventi di terapia assistita con animali (pet therapy)

 

 

Sono diversi anni che lavoro nel settore delle terapie assistite con animali e sovente mi sono sentita chiedere: “quale razza è più idonea a svolgere questa attività?” o “come si addestra un cane per le terapie assistite con animali?”.

La mia risposta è sempre stata che non esiste una razza più idonea di altre ma esiste il cane, di qualsiasi razza esso sia anche meticcio, che è particolarmente dotato per la sua attitudine ad entrare in relazione con persone estranee. Certo alcune razze più docili come il golden retriever o il labrador retriever sono più gettonate dato che hanno più facilità a relazionarsi con gli estranei umani o che sono più facilmente avvicinabili dalle persone per la loro gioiosità e per i caratteri neotenici (orecchie pendenti, occhi tondi e dolci) che rappresentano nell’immaginario collettivo l’espressione infantile del cucciolo di uomo, capace di inibire l’aggressività umana e far riaffiorare quell’istinto protettivo e di maternage. Io stessa svolgo questa attività con l’ausilio di tre golden retriever ma ci tengo a ribadire che non perché sono golden o labrador, sono più idonei di altre razze. Ritengo che un buon cane debba avere una buona tempra, molta sensibilità, una buona capacità di recupero di fronte a situazioni stressanti e il desiderio di entrare in relazione con persone estranee.

Ora passiamo ad altro tasto dolente….l’addestramento del cane che svolge questo lavoro. Si, perché per il cane è un lavoro!! A volte anche stressante.

Non serve addestrare il cane a fare particolari piroette. Negli Interventi Assistiti con Animali (pet therapy), ciò che funziona è la relazione che nasce tra il cane e l’anziano o la persona diversamente abile ed è di fondamentale importanza che il cane abbia piena fiducia nel suo conduttore. Per questo motivo il team “cane/ conduttore” dovrebbe frequentare un corso di formazione adeguato che prepari entrambe ad affrontare questo lavoro (come in tutti i lavori con l’improvvisazione si rischia di far danni!!) e superare un test di valutazione e idoneità di coppia.

Il cane deve essere addestrato all’obbedienza generale, in modo che il conduttore possa avere il controllo dello stesso in caso di necessità, ed essere preparato ad affrontare situazioni particolari come l’incontro di una persona su sedia a rotelle o con deambulatore, urla di persone affette da particolari patologie, forti rumori che possono sentirsi nelle strutture sanitarie (il cane ha un udito molto più fine del nostro per cui il rumore è amplificato), più persone che circondano il cane perché vogliono accarezzarlo o abbracci troppo energici ecc.. Infine la preparazione del conduttore consiste nel saper interagire in modo adeguato con persone diversamente abili, secondo le diverse patologie,e soprattutto nel saper leggere e sostenere il proprio cane nelle difficoltà che si incontrano in questo lavoro. Nell’interazione con le persone spesso il cane funge da contenitore delle emozioni, che costituisce un carico emotivo stressante o ancora l’interazione con più persone che insieme vogliono accarezzare il peloso, può rappresentare per lo stesso un momento di forte stress e il conduttore deve essere pronto a sostenere e proteggere il cane.

Il successo dei programmi dipende dal rapporto di reciproca fiducia esistente tra conduttore e animale, quindi in primis si lavora sulla relazione tra cane e conduttore.

 

Al termine della seduta, fare una bella passeggiata dove il cane possa fiutare in giro in tutta tranquillità e possibilmente senza guinzaglio, è un buon sistema per fargli scaricare lo stress accumulato durante il lavoro.

Loredana Salier

Istruttore Cinofilo

Esperta nell’etologia delle relazioni con gli animali

La Zampa sul Cuore- www.lazampasulcuore.it

mail: lazampasucuore@gmail.com

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